Progetto casa: nuda proprietà e usufrutto, vantaggi e svantaggi

Spesso si sente parlare di nuda proprietà e usufrutto, ma il più delle volte chi ha in progetto di acquistare casa non conosce bene questi termini né i suoi vantaggi e svantaggi. Si tratta però di concetti fondamentali, soprattutto se volete fare un investimento che frutti nel tempo e mettere al sicuro i vostri risparmi.

Progetto casa: nuda proprietà e usufrutto

La nuda proprietà viene scelta soprattutto da chi desidera fare un investimento nel lungo periodo, senza una necessità abitativa o redditività immediata. Chi decide di vendere la propria casa con la formula della nuda proprietà solitamente ha un immediato bisogno di liquidità, ma non può lasciare la propria abitazione. Chi compra ha il vantaggio di acquistare a prezzi ridotti, con la consapevolezza che entrerà in possesso dell’immobile alla morte del venditore.

Le imposte da pagare in questo caso sono indirette, in base alle aliquote ordinarie. Se si tratta della prima casa si paga il 2% sul prezzo, se è la seconda casa invece la percentuale sale al 9%. Le spese di imposte dirette e quelle condominiali cono invece a carico dell’usufruttuario.

Quali sono i vantaggi? Da una parte il venditore potrà ottenere del denaro senza dover lasciare la propria casa, dall’altra l’acquirente non dovrà sopportare nessun carico fiscale e potrà avere l’abitazione solo al momento della morte del venditore. La domanda che si pongono tutti quando scelgono di acquistare un immobile in nuda proprietà è: qual è la posizione degli eredi? Chi vende una nuda proprietà infatti potrebbe avere figli o nipoti interessati ad ottenere la casa come eredità. In questo caso però l’usufrutto si estingue automaticamente con la morte del titolare del diritto.

L’unico modo in cui gli eredi potrebbero contestare la nuda proprietà è l’azione di riduzione, dimostrando davanti ad un giudice che la vendita è stata effettuata ad un prezzo non congruo e che è in realtà un negozio misto con una donazione. Un immobile si può acquistare in nuda proprietà anche con il mutuo. Non solo: ottenendo il consenso dell’usufruttuario è possibile anche iscrivere un’ipoteca sul suo usufrutto per ottenere dalla banca una somma maggiore.