Disegnare casa: le dimensioni minime della mansarda

Enrico Evangelisti on 23/10/2018

Disegnare casa è più semplice se si conoscono i regolamenti e le leggi legate agli immobili. Questo vale soprattutto per la realizzazione di una mansarda, che deve essere legata ad alcuni requisiti e dimensioni minime per essere dichiara abitabile. Spesso infatti ci troviamo ad avere a che fare con ambienti che risultano troppo bassi o ristretti per essere sfruttati nel modo giusto, soprattutto nei locali in cui il tetto coincide con il solaio. Dalle altezze minime alla superficie, sino al rapporto aero-illuminante, ci sono alcune norme che devono essere necessariamente rispettate per realizzare una mansarda.

Disegnare casa: le dimensioni minime della mansarda

Interni casa

Per quanto di riguarda le dimensioni minime della mansarda il dato più importante è quello legato alle altezze minime. La distanza dal pavimento al soffitto non deve essere inferiore ai 2,70 metri per gli ambienti vivibili e a 2,40 metri per corridoio e bagni. La norma stabilisce che armadi e ripostigli possono avere delle altezze inferiori. Nei comuni montani che si trovano sopra i mille metri d’altezza è consentita, per via delle condizioni climatiche particolari, una piccola deroga ed è possibile arrivare ad un’altezza di 2,55 metri per gli spazi abitabili.

Oltre a queste misure minime, le leggi regionali hanno modificato la normativa generale, stabilendo un nuovo parametro denominato altezza media ponderale. Quest’ultimo si calcola dividendo il volume della zona della mansarda la cui altezza supera quella minima moltiplicato per la superficie relativa. In molte regioni inoltre sono presenti delle deroghe speciali che rendono abitabili anche i sottotetti molto bassi, favorendone il recupero.

Disegnare casa: dimensioni minime e rapporto aeroilluminante della mansarda

piantina casa

La corretta illuminazione e il riciclo d’aria sono regolati dal DM 5 luglio 1975 il quale stabilisce che “per ciascun locale d’abitazione, l’ampiezza della finestra deve essere proporzionata in modo da assicurare un valore di fattore di luce diurna medio non inferiore al 2% e comunque la superficie finestrata apribile non dovrà essere inferiore a 1/8 della superficie del pavimento”.

Per quanto riguarda le mansarde la legge nazionale stabilisce un limite minimo di (1/8) della superficie e il fattore medio di luce diurna (Fmld) del 2%. Ovviamente questo si tratta di un parametro indicativo, perché in un sottotetto è sempre meglio, ove possibile, inserire delle finestre per tetti, per favorire l’illuminazione degli ambienti e l’entrata delle luce zenitale.

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