Disegnare casa: le dimensioni minime delle abitazioni a Roma

Enrico Evangelisti on 26/10/2018

Quando si inizia a disegnare casa è importante conoscere i regolamenti stabiliti dal Comune di appartenenza. A Roma, Milano, Napoli e negli altri comuni italiani, sono state fissate delle norme che riguardano le dimensioni minime delle abitazioni, con criteri da rispettare che variano rispetto alla legge nazionale. Per la realizzazione o la ristrutturazione di un immobile infatti si devono rispettare alcuni criteri fissati da ogni amministrazione comunale tramite il regolamento edilizio. Si tratta di un insieme di misure che regola gli aspetti legati alla sicurezza, all’igiene e all’estetica delle abitazioni.

Disegnare casa: le dimensioni minime delle abitazioni a Roma

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Per quanto riguarda Roma, il provvedimento a cui si fa riferimento per le abitazioni è la delibera 18.8.1934 n. 5261, che in seguito è stata aggiornata e modificata. Per quanto riguarda le altezze, stabilisce che le stanze da letto e il soggiorno devono avere soffitti ad un minimo di 2,70 metri e devono essere dotati di una finestra apribile. Tutti i locali delle abitazioni, tranne i bagni, il corridoio, i disimpegni e i vani scale, devono avere un’adeguata illuminazione con luce naturale diretta. Inoltre la superficie finestrata apribile non deve mai essere inferiore a 1/8 della superficie totale dell’immobile.

Disegnare casa: le dimensioni minime stabilite dal Comune di Roma

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Le stanze non devono avere una superficie che sia inferiore a 9 mq, in particolare la camera da letto matrimoniale non può avere meno di 14 metri quadri. Per il soggiorno invece il Comune di Roma richiede una superficie di almeno 14 mq e, nel caso ci sia un angolo cottura annesso al soggiorno, dovrà essere munito di cappa di aspirazione forzata installata sui fornelli. Secondo il Comune di Roma, la cucina deve una cubatura non inferiore a 15 metri cubi e una finestra apribile di almeno 1,50 mq. Per quanto riguarda il bagno, l’altezza minima stabilita è 2,40 metri, con una finestra apribile verso l’esterno o un’aspirazione meccanica per favorire il ricambio d’aria. Per i corridoi, disimpegni e ripostigli l’altezza minima fissata è di 2,40 metri.

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